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Dipinto su carta raffigurante Monaco Buddhista Zongyi dell'anno dodicesimo di Yongzheng con iscrizioni, Cina, Dinastia Qing, XVIII secolo

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Descrizione

Dipinto su carta raffigurante Monaco Buddhista Zongyi dell'anno dodicesimo di Yongzheng con iscrizioni, Cina, Dinastia Qing, [..]

Largh. 82 - Alt. 189 Cm
Iscrizioni:
Ritratto del Maestro Buddista, Zongyi dell'anno dodicesimo di Yongzheng della dinastia Qing

La stele del monaco Zongyi, incisa sul monumento funebre del monaco Shibei, registra la vita, la pratica spirituale, le virtù e il contributo di Shibei al Buddhismo, lodando il suo patrimonio spirituale e la sua influenza.
Sintesi dell'iscrizione: Shibei era un membro della famiglia Xie del distretto di Min di Fuzhou, nato nel nono anno dell'era Taihe (835 d.C.) sotto l'imperatore Wenzong della dinastia Tang. All'inizio dell'era Xiantong (intorno all'860 d.C.), si fece monaco e rase il capo sotto la guida del maestro Chan Lingxun sul monte Furong. Successivamente, ricevette i precetti completi dal maestro Daoyuan al tempio Kaiyuan a Yuzhang (oggi Nanchang, Jiangxi). Tornato nella sua terra natale, il monaco Shibei praticò l'ascetismo, vestendosi di tessuti grezzi e mangiando solo secondo un rigido conteggio dei giorni. Conduceva una vita estremamente semplice, sedendosi in meditazione silenziosa. Shibei era un fratello spirituale del maestro Yicun, che lui rispettava molto, fu famoso per la sua austera pratica ascetica, era conosciuto come "Beitoutuo". Il Maestro Buddista Yicun spiegava il Sutra del Surangama giorno e notte davanti ai discepoli, ispirandoli con i suoi insegnamenti e predicando in luoghi come Huangxuefeng. Lavorò duramente per costruire templi, completando ogni compito con cura e spiegando il Dharma senza difficoltà. Sebbene avesse ricevuto la corretta trasmissione del Dharma da Xuefeng, il suo cuore era più perfetto di quello del maestro. Le sue parole erano come i passi di un leone, le sue azioni come un vajra, affilate come una spada, brillanti come uno specchio limpido e luminose come i raggi del sole. Padroneggiava il Dharma, deteneva perfettamente i precetti e insegnava agli esseri viventi la verità dell'uguaglianza tra banale e sacro, condividendo con loro la compassione indistinta e la comune realizzazione. I suoi insegnamenti si diffusero ampiamente e furono rispettati dal re Zhongyi di Minyue, Wang Shenzhi, che chiese all'imperatore di conferirgli il mantello purpureo e il titolo di Maestro Buddista Zongyi. Inizialmente invitato a risiedere presso il Puyingyuan di Louxi, si trasferì poi sul monte Yuansha, dove insegnò e guidò le persone per oltre trent'anni. Ereditando la tradizione del maestro Shitou (Shitou Xiqian), trasmise il Dharma in tutte le direzioni, accogliendo molti discepoli e isolvendo i loro dubbi. Insegnava ai discepoli durante le dodici ore del giorno, con le porte sempre aperte, e aveva fino a ottocento studenti, tra cui Luohan Guichen il più noto. Nelle regioni di Fujian e Zhejiang, i suoi insegnamenti si diffusero ampiamente. Nell'anno 908 d.C., il secondo dell'era Kaiping, raggiunse il nirvana all'età di settantaquattro anni, dopo quarantaquattro anni di pratica. Shenzhi gli fece costruire una pagoda. Disse che il sentiero del Buddha è remoto, e che lo spirito degli antichi rimane immutato per millenni. Nel dodicesimo anno dell'era Yongzheng (1734 d.C.) della dinastia Qing, fu onorato come il Mastero Buddista Chao Yuan Zhen Jian ZongYi. L'universo infinito delle quaranta direzioni è privo di polvere e di natura propria. Tutto è privo di un'essenza intrinseca: nel silenzio c'è movimento, nel movimento c'è silenzio. Questa è la vera figura del posto Yuanshashan.
Asta Live 925

Fine Asian Works of Art - I

gio 6 Giugno 2024
Milano
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