Maioliche e Porcellane da Collezione

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Coppa
Urbino, Francesco Durantino (attr.), nella bottega di Guido di Merlino, 1545 circa

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Descrizione

Coppa Urbino, Francesco Durantino (attr.), nella bottega di Guido di Merlino, 1545 circa

Maiolica. Dimensioni: altezza cm 5,5 circa; diametro cm 23. Conservazione: buona; restauri al bordo in particolare tra le ore 2 e le ore 5 e tra le ore 11 e 13

Coppa a conca liscia poggiante su basso piede svasato. Al centro, in primo piano, è rappresentato il “Battesimo di Cristo”, nel fiume Giordano: in alto si nota la colomba del racconto evangelico e su un poggio, a sinistra, è dipinta una coppia di figure ignude e sedute che seguono la scena. Retro smaltato. Dipinta a piena policromia.
L’opera è riconducibile alla maniera di Francesco Durantino 1), per la stesura cromatica sfumata dei corpi, che hanno anatomie piuttosto maestose, per il paesaggio con alberi che mostrano fronde a foglie lanceolate o a un uncino ecc. : un confronto stilistico molto aderente per la coppa in esame è rappresentato, ad esempio, da un piatto raffigurante “La continenza di Scipione”, databile al 1545 circa, nel Metropolitan Museum di New York. Si segnala una coppa del tutto analoga sia nella forma sia nell’iconografia, solo più semplificata per assenza della coppia di figure ignude e sedute che seguono la scena su un poggiolo 2). Il maestro è pittore itinerante ed uno dei più prolifici pittori su maiolica della metà del Cinquecento. E’ attivo in Urbino almeno dal 1537, dove firma opere con le iniziali oppure marcate nella bottega di Guido di Merlino, nella quale dipinge insieme a maestri come Fedele Fulmine e Luca Baldi: opere che oggi sono nei Musei di Vienna, Glasgow, Schwerin, Bristish di Londra, ecc. Di lui va ricordato un grande bacile dell’Art Insitute di Chicago firmato da Francesco come “Fatto in Monte Bagnolo”, località a nord di Perugia, nel 1553. A Monte Bagnolo la stessa bottega fu in mano anche al citato Fedele Fulmine e poi dal 1547 al 1556 dal nostro Durantino, che sarebbe poi lo stesso indicato come “Francesco de Nannis” di Castel Durante, attestato infine come maiolicaro a Roma nel 1575.

1) WILSON T., The maiolica painter Francesco Durantino: mobilty and collaboration in Urbino istoriato, in Atti del convegno “Italienische Fayencen der Renaissance Ihre spuren in internationalen Museumssammlungen”, a cura di Silvia Glaser, Norimberga 2004, pp. 111-145.

2) ANVERSA G., La collezione Francesco Franchi, vol II, Borgosesia 2007, scheda 13, p. 44
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Maioliche e Porcellane da Collezione

mer 12 Giugno 2024
Genova
TORNATA UNICA 12/06/2024 Ore 15:00
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