“Battuto il 29 giugno 1979 in un'asta londinese di Christie's con un'attribuzione a Nicolò Bambini, il dipinto è stato in seguito ricondotto al pennello di Gerolamo Brusaferro. Tale attribuzione è avvalorata dal confronto con il medesimo soggetto affrescato nella Villa Valier Loredan di Vascon di Carbonera del quale, la presente opera, ne rappresenta il bozzetto preparatorio.
Gli affreschi di Vascon, effigianti alcuni Episodi di storia romana, sono stati dapprima assegnati ad Antonio Bellucci, in seguito riferiti a Nicolò Bambini e infine consegnati con motivate spiegazioni da Bernard Aikema al Brusaferro. In area veneta significative interpretazioni del tema sono state affrontate da Sebastiano Ricci (collezione Liechtenstein) e Nicolò Bambini in una probabile traduzione su Pietro da Cortona forse pensata nel periodo trascorso a Roma dal pittore veneziano.
Il bozzetto in questione differisce ben poco dal citato affresco, anticipandone tutte le conosciute peculiarità del pittore, dalla scioltezza di pennello mutuata da Sebastiano Ricci all'adempimento delle regole grafiche proprie del Bambini.
La composizione, distinta su più piani cromatici, si carica delle tipiche cifre barocche nell'affollarsi dei romani che afferrano le fanciulle che oppongono una vana resistenza.
Nel fluttuare delle allungate figure, non pare nondimeno avventato intravedere i futuri assetti stilistici propri di quel barocchetto che diverrà linguaggio comune tra Venezia e il Danubio.”