Coppa Montelupo, ultimo quarto del XVI secolo
Maiolica. Dimensioni: altezza cm 8,5; diametro cm 32. Conservazione: ottima; piccoli salti di smalto ai bordi.
Coppa baccellata e umbonata (”crespina”), su alto piede svasato. Sul recto, al centro di un medaglione delimitato da un giro di perle e di diametro corrispondente all’umbone, è raffigurata la figurina stante di S. Giovanni Battista, con all’orizzonte un paesaggio montuoso appena accennato. Attorno, sulla restante superficie, si dispone una decorazione simmetrica che alterna triangoli e ovali, del genere detto “a ricamo”. Sul verso, al centro del piede è dipinta la marca del crescente lunare, mentre si notano delle brevi pennellate e delle filettature verso il bordo. Dipinta in arancione, blu e giallo.
Siamo di fronte ad uno dei più riusciti saggi della famiglia dei “bianchi”, dipinti nello “stile compendiario”, della maiolica di Montelupo. L’opera è frutto dell’ influenza diretta di artefici di origine faentina, trasferitisi nel Valdarno nei primi decenni del Cinquecento. Non può pertanto stupire che opere di questa raffinata fattura, sia nella foggia “abborchiata” sia nel ductus sintetico, trovino corrispondenza nelle botteghe montelupine, con manifesta discendenza del più classico e inconfondibile tra le innovazioni della maiolica italiana, in particolare di Faenza, i cosiddetti “bianchi”. La loro produzione a Montelupo si può giovare di significativi riscontri sia territoriali sia nella segnatura del crescente lunare, che, attraverso l’analisi di reperti urbani, viene datata dal 1570 al 1630 (1)
1) BERTI F., Storia della ceramica di Montelupo, vol. II, 1998, pp. 196- 199, Figg. 305-317