Millon, Parigi, 25/6/2013;
Collezione privata, Milano

La figura si mostra in un atteggiamento che ricorda una "Cacciata dal Paradiso", quindi una scena della Genesi nella storia dell'umanità. La tecnica esecutiva è assimilabile ai numerosi fogli del Salviati eseguiti come lavori finiti con abbondanza di biacca ed una acquerellatura giallo/bruna molto intensa, per poter soddisfare la finalità di un'opera incisa.
Infatti, secondo il Vasari si sa che il nostro Cecchino nel 1539 lasciò disegni "molto belli perché li intagliasse in rame e li facesse stampare" all'intagliatore veneziano Gerolamo Fagiuoli.
A Venezia, infatti, il Salviati viene ricevuto da Giovanni e Vittore Grimani, nel cui palazzo esegue vari dipinti e decori fra i quali vengono citate "alcune figurette ignude e vestite che sono molto graziose".
Si segnala un incisione presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna (Nv. 25.1093) che porta una scritta “Francesco Salviati" e rappresenta la Morte di Abele e nella quale la figura di Caino si presenta con le stesse movenze della nostra Eva, ma in controparte, proponendo cioè un modello femminile per un utilizzo in un' anatomia maschile.
Dello stesso Fagiuoli si ricordano varie incisioni sul tema di Adamo ed Eva tutte su disegni del Salviati, come per esempio l’incisione del British Museum raffigurante i due Progenitori con Abele bambino ( Inv. 1872-5-II-789), dove l’acconciatura di Eva è quasi identica a quella esibita nel nostro disegno.